Percorrere i sentieri naturalistici delle Marche è un’esperienza che rigenera corpo e spirito. Camminare tra le colline che dolcemente si affacciano sul mare, immergersi in boschi rigogliosi di aceri e faggi, o esplorare canyon dalle formazioni rocciose uniche, offre panorami indimenticabili.
L’aria fresca, i profumi della natura e il suono dei ruscelli creano un’atmosfera di pace e tranquillità. Che si tratti di un’escursione impegnativa o di una semplice passeggiata, il contatto con la natura marchigiana permette di staccare dalla routine quotidiana, riscoprire il piacere del movimento e nutrire la mente con la bellezza circostante.
Ecco 3 sentieri che ti consigliamo di percorrere nelle Marche nella prossima primavera
Sentiero per la Gola del Furlo
Il sentiero che porta alla Gola del Furlo è un percorso immerso nella natura dell’Appennino marchigiano, tra boschi di lecci e scorci panoramici sulla stretta forra scavata dal fiume Candigliano.
Il cammino è accessibile e piacevole, con tratti più impegnativi man mano che si sale verso i punti panoramici. Lungo il percorso si possono incontrare caprioli e, con un po’ di fortuna, scorgere l’aquila reale che nidifica sulle pareti rocciose. Il paesaggio è suggestivo, tra colori che cambiano con le stagioni e un silenzio rotto solo dal vento e dal richiamo degli uccelli.
Sentiero per Lame Rosse
Il sentiero per Lame Rosse è una passeggiata che parte dal lago di Fiastra e si inoltra tra boschi e sterrati fino alle caratteristiche formazioni di roccia rossa modellate dal vento e dall’erosione.
Il primo tratto è semplice e ombreggiato, mentre l’ultima salita, su ghiaia e terreno instabile, richiede un po’ di attenzione. Il panorama che si apre alla fine è unico: pinnacoli e canyon dalle sfumature calde che contrastano con il cielo limpido. È un’escursione accessibile ma da affrontare con scarpe adatte, perfetta per chi ama scoprire paesaggi insoliti senza affrontare difficoltà eccessive.
Sentiero per Lago di Pilato
Il sentiero per il Lago di Pilato è un’escursione impegnativa ma affascinante, nel cuore dei Monti Sibillini. Si parte da Foce di Montemonaco o dal rifugio di Castelluccio, attraversando prati, ghiaioni e ripidi sentieri di montagna.
La salita è lunga e richiede un buon allenamento, ma il paesaggio ripaga la fatica: il lago, incastonato tra le rocce, ha acque limpide e ospita il Chirocefalo del Marchesoni, un minuscolo crostaceo endemico. Il silenzio e l’isolamento del luogo regalano una sensazione di autenticità e connessione con la natura, rendendo l’esperienza unica e appagante per gli amanti della montagna.
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