Tra le pieghe più alte della Valle d’Aosta si nascondono piccoli paesi dove la vita scorre ancora a ritmo di natura. Chamois, Rhêmes-Notre-Dame e Ayas non sono soltanto i centri abitati più elevati della regione, ma veri scrigni di autenticità, ciascuno con una propria anima, profondamente legata al territorio e alle montagne che li circondano. Ecco un viaggio tra i tre paesi valdostani più alti, per scoprirne bellezza, sentieri e ospitalità.
Chamois (1816 m): il borgo senza auto, sospeso nel silenzio
Chamois è il comune più alto della Valle d’Aosta e anche uno dei pochi in Italia a non essere raggiungibile in automobile. Per arrivarci bisogna salire a piedi o utilizzare la funivia da Buisson, un piccolo viaggio che già predispone al cambiamento di ritmo. Una volta giunti nel borgo, si viene accolti da un’atmosfera rarefatta e autentica: niente traffico, solo case in pietra e legno, pascoli, una chiesetta alpina e il suono del vento.
Dal punto di vista turistico, Chamois è una meta privilegiata per chi ama la montagna più pura. I sentieri che partono dal paese conducono a splendidi laghi alpini come il Lago di Lod, raggiungibile anche in seggiovia, o verso il Monte Roisetta e il Col Pilaz. In inverno è il paradiso per chi cerca piste da sci poco affollate o ama lo sci alpinismo e le ciaspolate in silenzio. Da provare anche i piatti tipici nei piccoli rifugi locali, come la polenta concia e la zuppa alla valpellinentze.
Rhêmes-Notre-Dame (1725 m): cuore selvaggio del Parco Nazionale Gran Paradiso
A pochi chilometri dal confine con la Francia, Rhêmes-Notre-Dame è un villaggio raccolto e tranquillo che rappresenta una delle porte d’accesso al Parco Nazionale del Gran Paradiso. Qui il paesaggio è dominato da cime severe, lariceti e torrenti, in un ambiente ideale per escursionisti, naturalisti e famiglie in cerca di natura incontaminata.
In estate, i sentieri escursionistici permettono di raggiungere rifugi spettacolari come il Benevolo o il rifugio delle Marmotte, e regalano panorami incantevoli sulla Granta Parey. Il paese ospita anche un centro visitatori del parco e, per i più piccoli, attività educative legate alla fauna alpina. In inverno, Rhêmes si trasforma in una località per lo sci nordico e le escursioni con le racchette da neve. Le possibilità di avvistare stambecchi e camosci, anche nei pressi del paese, sono altissime.
Ayas (1699 m): balcone panoramico sul Monte Rosa
Sede di frazioni come Champoluc, Antagnod e Saint-Jacques, il comune di Ayas si estende in una delle vallate più aperte e soleggiate della Valle d’Aosta, incorniciato dalle maestose pareti del Monte Rosa. La quota di 1699 metri garantisce un clima alpino e una vista privilegiata sulle vette che superano i quattromila metri.
Ayas è una delle destinazioni turistiche più attrezzate della regione, capace però di conservare una forte identità. Champoluc è il punto di partenza per il comprensorio sciistico Monterosa Ski, ma anche per escursioni estive verso i rifugi Mezzalama o Quintino Sella, tra ghiacciai e morene. Antagnod, invece, è un gioiello architettonico, con la splendida chiesa parrocchiale di San Martino, decorata in stile barocco. L’artigianato del legno, la cucina di montagna e le terme di Monterosa Spa completano l’offerta.
Chamois, Rhêmes-Notre-Dame e Ayas sono molto più di semplici paesi in alta quota: sono luoghi in cui la montagna detta ancora i ritmi della vita quotidiana, dove il turismo si intreccia con la storia locale, e dove ogni stagione offre esperienze autentiche. Un viaggio in questi borghi significa immergersi in un’altra dimensione, dove il tempo rallenta e la natura si fa protagonista. Se cercate un’idea diversa per conoscere la Valle d’Aosta, partite da qui.
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