Arpino è un borgo intriso di storia e fascino, incastonato tra le colline della provincia di Frosinone, nel cuore della Ciociaria. Con origini che risalgono all’epoca pre-romana e una lunga tradizione culturale, Arpino è uno dei centri storici più significativi del Lazio meridionale. Fu patria di Cicerone e conserva ancora intatta l’atmosfera di un tempo, tra vicoli in pietra, antiche mura ciclopiche e viste che si aprono su vallate verdeggianti.
Cosa vedere ad Arpino
Il punto d’inizio per ogni visita è la Civita Vecchia, il nucleo più antico, dove si trova l’Acropoli con la celebre porta a sesto acuto, un esempio unico di architettura megalitica nel Lazio. Da qui si può passeggiare tra i resti delle antiche mura poligonali e godere di un panorama che abbraccia tutta la Valle del Liri. Il centro storico custodisce eleganti palazzi, chiese barocche e il Liceo Tulliano, fondato nel XVIII secolo, che vanta una preziosa biblioteca storica.
Quando andare e come arrivare
Arpino è visitabile tutto l’anno, ma il periodo migliore è tra aprile e ottobre, quando il clima è mite e si tengono numerosi eventi locali. Da non perdere il Certamen Ciceronianum Arpinas, un concorso internazionale di latino che attira studenti da tutta Europa. Per raggiungere Arpino, si può arrivare in auto tramite l’Autostrada A1 (uscita Ferentino o Ceccano) e poi proseguire lungo la SS214. In alternativa, si può utilizzare la linea ferroviaria Roma–Cassino, con fermata a Sora e collegamento in autobus.
Cucina e sapori locali di Arpino
La gastronomia arpinate è ricca di sapori autentici. Tra i piatti tipici spiccano le sagne e fagioli, la pecora al sugo, e il cinghiale in umido. Ottimi i formaggi locali, spesso accompagnati da pane casareccio e olio extravergine d’oliva prodotto sulle colline circostanti. Tra i dolci, da assaggiare le ciambelle al vino e il mostacciolo. Non manca il vino: il Cesanese del Piglio e il Cabernet di Atina DOC sono ideali per accompagnare i pasti.
Consigli finali
Arpino è un luogo che invita a camminare con lentezza, ad ascoltare le pietre che parlano, a scoprire una Ciociaria meno nota ma profondamente autentica. Ideale per chi cerca un turismo culturale, naturalistico e gastronomico fuori dai circuiti di massa. Una tappa imperdibile per gli amanti della storia e delle tradizioni italiane.
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