Arroccato su uno sperone roccioso che domina il lago omonimo e incastonato tra i boschi lussureggianti del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Barrea è uno di quei luoghi capaci di rapire il cuore e far dimenticare il rumore del mondo. Questo piccolo borgo medievale d’Abruzzo, con meno di 800 abitanti, è un’oasi di pace, natura incontaminata e tradizioni custodite con orgoglio.
Perché andare
Barrea è il luogo ideale per chi cerca paesaggi mozzafiato, aria pulita e autenticità. Le sue case in pietra, le strade strette e silenziose, le torri di avvistamento e i ruderi del castello medievale raccontano storie di pastori, soldati e santi. È anche uno dei posti migliori per avvistare cervi, lupi e aquile reali nel loro habitat naturale. Al tramonto, non c’è niente di più suggestivo che osservare il lago dall’alto del belvedere, mentre il sole scende dietro le montagne.
Cosa fare a Barrea
- Passeggiare nel centro storico, tra vicoli lastricati e archi in pietra, fino alla Chiesa di San Tommaso Apostolo, simbolo del borgo.
- Visitare il Museo della Transumanza, che racconta la storia millenaria del movimento stagionale delle greggi.
- Esplorare i sentieri naturalistici che partono da Barrea e attraversano il parco nazionale, come quello che conduce alla Camosciara o al Lago Vivo, paradiso per escursionisti e fotografi.
- Fare un giro in canoa o sup sul Lago di Barrea, specchio d’acqua artificiale ma di grande fascino, spesso frequentato da aironi e falchi pescatori.
- Avvistare la fauna selvatica all’alba o al tramonto lungo le sponde del lago o dal punto panoramico del Rifugio Belvedere.
Quando andare
Barrea è visitabile tutto l’anno, ma ogni stagione offre un volto diverso. In primavera e estate la natura è rigogliosa e i sentieri accessibili, ideali per trekking e bici. L’autunno regala foliage spettacolari e la possibilità di sentire il bramito dei cervi. In inverno, il borgo si trasforma in un presepe innevato, e si può ciaspolare nei boschi circostanti.
Informazioni pratiche
- Come arrivare: Barrea si raggiunge in auto da Roma (circa 2,5 ore) o da Pescara (2 ore), seguendo la SS17 e poi la SR479. Le stazioni ferroviarie più vicine sono quelle di Castel di Sangro o Alfedena-Scontrone, ma è consigliabile avere un mezzo proprio.
- Dove dormire: Diverse locande e B&B panoramici offrono accoglienza familiare e viste mozzafiato sul lago. Il borgo è piccolo, quindi conviene prenotare in anticipo, soprattutto in alta stagione.
- Cosa portare: Scarpe da trekking, binocolo per l’avvistamento della fauna, e una giacca anche d’estate — le serate possono essere fresche.
Cosa mangiare nei dintorni di Barrea
La cucina di Barrea è semplice, schietta e genuina, con ingredienti locali e sapori forti. Da non perdere:
- Pallotte cacio e ova, polpette di pane, formaggio e uova, fritte e servite in salsa di pomodoro.
- Arrosticini di pecora, serviti bollenti con fette di pane casereccio e Montepulciano d’Abruzzo.
- Zuppe di legumi e cereali, spesso arricchite con erbe spontanee raccolte nei dintorni.
- Formaggi di montagna come il caciocavallo podolico e il pecorino, spesso accompagnati da miele o confetture.
- Tra i dolci: ferratelle (cialde croccanti simili a waffle), spesso servite con marmellate fatte in casa o noci.
Il consiglio da insider
Al tramonto, sali alla panchina gigante poco fuori dal borgo, lungo la strada per Villetta Barrea. È uno dei luoghi più suggestivi per godere del panorama sul lago e scattare una foto da cartolina. Se hai tempo, chiedi ai locali di raccontarti la leggenda del “drago del lago” – ogni villaggio ha i suoi miti, ma a Barrea ci credono ancora in molti.
Barrea non è solo un posto da visitare: è un luogo da vivere con lentezza, lasciandosi cullare dal silenzio dei monti e dal calore della sua gente. Una destinazione perfetta per chi vuole sentirsi, almeno per qualche giorno, fuori dal tempo.
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