In Abruzzo, tra monti che sfiorano il cielo e colline che guardano l’Adriatico, la tradizione dolciaria ha il sapore antico di casa e di festa. Tra le tante perle della pasticceria regionale, i Bocconotti occupano un posto d’onore: piccoli dolci di pasta frolla, dal cuore tenero e sorprendente, che raccontano con semplicità tutta la ricchezza gastronomica di questa terra.
I Bocconotti: scrigni di bontà
Il nome stesso – bocconotto, ovvero “da mangiare in un boccone” – suggerisce già la loro natura: un dolce piccolo, ma pieno, pensato per essere gustato tutto d’un fiato. La forma può ricordare una piccola crostatina o un pasticcino rustico, ma non fatevi ingannare: il ripieno, custodito gelosamente sotto un velo di pasta frolla dorata, è un viaggio nei sapori profondi dell’Abruzzo.
Le versioni tradizionali più conosciute arrivano da Castel Frentano, in provincia di Chieti, dove i bocconotti sono farciti con cioccolato fondente, mandorle tostate, cannella, zucchero e talvolta una punta di caffè. Un’esplosione aromatica che evoca le feste invernali, i forni accesi nei paesi, le mani sapienti delle nonne.
Ma ogni zona ha la sua variante: nell’Aquilano e nel Teramano si trovano bocconotti ripieni di marmellata d’uva Montepulciano, spesso con l’aggiunta di frutta secca o mosto cotto. Il tutto avvolto da una frolla più o meno friabile, a seconda delle tradizioni locali. In alcuni casi, non manca un velo di zucchero a velo a impreziosirli, come un tocco d’eleganza su un abito da festa.
La tradizione che parla abruzzese
I bocconotti sono legati a doppio filo alla vita contadina e pastorale dell’Abruzzo. Nati come dolci delle occasioni speciali – Natale, matrimoni, battesimi – hanno saputo conservare nel tempo quella sacralità domestica che oggi li rende protagonisti anche nelle pasticcerie più raffinate, senza perdere l’anima rustica delle origini.
In un territorio dove la gastronomia si muove tra pecorino di Farindola, zafferano dell’Aquila DOP, lenticchie di Santo Stefano di Sessanio, olio evo delle colline teatine e i vini Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano, i bocconotti rappresentano il punto dolce di un ideale percorso a chilometro zero. Ingredienti semplici, spesso autoprodotti, combinati con cura artigianale e memoria collettiva.
Un patrimonio da riscoprire
Oggi, grazie anche all’impegno di piccoli forni artigianali e di iniziative di valorizzazione del territorio, i bocconotti stanno vivendo una nuova stagione di apprezzamento, oltre i confini regionali. Qualcuno li reinterpreta in chiave gourmet, con ripieni innovativi o impasti alternativi, ma i puristi continuano a difendere la ricetta della tradizione, fatta a mano, senza scorciatoie.
Chi li assaggia per la prima volta spesso ne resta sorpreso: tanta complessità in un dolcetto così umile. Ma in fondo, è proprio questa la magia dell’Abruzzo gastronomico: custodire nei piccoli gesti una grande cultura del cibo.
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