In una Calabria che spesso racconta di coste assolate, borghi arroccati e città affacciate sul Mediterraneo, esistono luoghi silenziosi, quasi dimenticati dal tempo. Sono i paesi meno abitati della regione, custodi di una bellezza autentica e di una storia che resiste nonostante l’esodo demografico. Staiti, Carpanzano e Sant’Alessio in Aspromonte: tre piccoli mondi dove il numero degli abitanti non supera le 330 anime, ma dove la Calabria si mostra nella sua forma più intima.
Staiti: il borgo dell’Aspromonte profondo
Con soli 279 abitanti, Staiti è il paese meno popolato della Calabria. Situato nella provincia di Reggio Calabria, si arrampica sulle pendici meridionali dell’Aspromonte, circondato da un paesaggio aspro e affascinante. Qui il tempo sembra essersi fermato: le viuzze di pietra, i resti dell’antica chiesa bizantina di Santa Maria dei Tridetti e i panorami che spaziano fino al mar Ionio parlano di una Calabria antica, fatta di silenzio e memoria. Nonostante lo spopolamento, Staiti mantiene un’anima viva grazie a iniziative culturali e alla resilienza di chi ha scelto di restare.
Carpanzano: tra le valli della Sila greca
Nel cuore della provincia di Cosenza, a ridosso della Sila Piccola, sorge Carpanzano, che conta 300 abitanti. È un borgo incastonato tra boschi e vallate, dove la natura regna sovrana. Le sue origini medievali si leggono ancora nell’impianto urbanistico e nelle case in pietra. Carpanzano è uno di quei luoghi dove l’accoglienza è fatta di gesti semplici e autentici. Qui si respira l’atmosfera dei paesi di un tempo, con un ritmo lento che invita alla riflessione e al ritorno all’essenziale. Ogni estate, piccoli eventi culturali riportano vita e visitatori, offrendo un assaggio della vita di montagna calabrese.
Sant’Alessio in Aspromonte: il balcone sullo Stretto
A pochi chilometri da Reggio Calabria, su uno sperone che guarda verso lo Stretto di Messina, si trova Sant’Alessio in Aspromonte, con i suoi 323 abitanti. È un borgo sospeso tra mare e montagna, immerso nei paesaggi del Parco Nazionale dell’Aspromonte. La sua posizione panoramica regala vedute mozzafiato, mentre le sue tradizioni religiose e popolari scandiscono ancora il calendario locale. Sant’Alessio è anche un punto di partenza per escursioni e cammini naturalistici, offrendo un raro equilibrio tra isolamento e accessibilità.
Un patrimonio da riscoprire
Questi piccoli comuni rappresentano una parte fragile ma preziosa del patrimonio calabrese. La loro esistenza è minacciata da un declino demografico costante, ma sono anche luoghi dove si può ancora vivere a misura d’uomo, in armonia con la natura e le radici culturali. In un’epoca di ritorno ai borghi e di riscoperta dei territori interni, Staiti, Carpanzano e Sant’Alessio in Aspromonte raccontano una Calabria che non fa rumore, ma che ha ancora molto da dire.
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