La Cascata della Cavata si trova nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, nel territorio di Rocca Santa Maria, in provincia di Teramo. Qui, le acque che scendono dal Pizzo di Moscio danno vita a spettacolari salti d’acqua che si incastonano tra rocce arenacee e boschi secolari. A un’altitudine compresa tra i 1700 e i 1750 metri, la cascata rappresenta una delle mete più affascinanti per gli amanti del trekking e della natura.
Come visitare la Cascata della Cavata
Il punto di partenza ideale è il Ceppo di Rocca Santa Maria, a circa 1330 metri di quota, dove è disponibile un ampio parcheggio. Da qui si snoda un percorso ad anello di circa 13 chilometri, con un dislivello di 550 metri, adatto a escursionisti con una buona preparazione. Il sentiero attraversa il Bosco Martese, teatro della Resistenza durante la Seconda guerra mondiale, e offre scorci spettacolari su faggete, radure fiorite e la cascata stessa. L’escursione richiede circa 5-7 ore e si consiglia un equipaggiamento adeguato: scarponi, bastoncini, acqua e pranzo al sacco. Il periodo migliore per visitare la cascata va da maggio a novembre, con il massimo splendore in primavera e all’inizio dell’estate, quando lo scioglimento delle nevi alimenta i salti d’acqua.
Sapori del territorio
Dopo l’escursione, vale la pena fermarsi in uno dei ristoranti o rifugi della zona per assaporare i piatti tipici della cucina teramana. Tra le specialità spiccano gli arrosticini di pecora, i maccheroni alla chitarra con sughi di carne o funghi, le tagliatelle ai porcini, lo spezzatino di cinghiale e le polpette cacio e uova. Il tutto accompagnato da funghi e frutti di bosco raccolti nei dintorni e da vini locali.
Perché andarci
La Cascata della Cavata è la meta ideale per chi cerca un’escursione lontana dalle mete più battute, immersa in un paesaggio autentico dove natura, storia e gastronomia si fondono in un’esperienza completa. Un angolo di Abruzzo che sorprende e rigenera.
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