Una passeggiata a Santo Stefano di Sessanio è come sfogliare le pagine di un libro antico, dove ogni vicolo racconta una storia e ogni pietra conserva l’eco del passato. Lo sa bene Francesco Castelli, nostro lettore e fotografo appassionato, che durante una mattinata primaverile ha saputo cogliere con lo sguardo — e l’obiettivo — la bellezza discreta e autentica di questo borgo incastonato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga.
Le sue foto raccontano la calma e la grazia di un luogo sospeso nel tempo: case in pietra calcarea, archi medievali, finestre fiorite e una luce morbida che accarezza i tetti e i vicoli deserti, mentre l’aria fresca di montagna porta con sé il profumo dei primi fiori.
Santo Stefano di Sessanio, uno dei borghi più belli d’Italia, non è solo una meta turistica ma un’esperienza da vivere lentamente, a passo d’uomo. Qui, la primavera non esplode: si insinua silenziosa tra i muretti a secco, riempie i balconi di viole e gerani, e fa vibrare la quiete con il canto di un passero tra le tegole.
Le immagini di Francesco ci ricordano quanto valore abbiano i piccoli luoghi, quelli dove ci si può ancora sentire parte del paesaggio. Dove camminare non è solo muoversi, ma ascoltare. Dove ogni angolo, visto con gli occhi giusti, può diventare memoria. Grazie a Francesco per aver condiviso con noi questo frammento di bellezza.
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