Nell’immaginario collettivo, l’Abruzzo è una terra di montagne austere, borghi antichi e natura incontaminata. Ma è anche una regione dove il tempo sembra essersi fermato in certi angoli nascosti, dove la vita scorre lenta e le comunità sono ridotte a poche decine di anime. È il caso dei tre paesi meno abitati dell’Abruzzo: Montelapiano, Carapelle Calvisio e Montebello sul Sangro. Piccoli per numero di abitanti, ma grandi per storia, fascino e identità.
Montelapiano: il più piccolo d’Abruzzo
Con soli 83 abitanti, Montelapiano detiene il primato di comune meno popoloso dell’intera regione. Situato nel cuore della Val di Sangro, in provincia di Chieti, questo minuscolo borgo si affaccia su un paesaggio che alterna morbide colline a pendii boscosi. Le sue origini medievali si percepiscono ancora oggi tra le strette viuzze e le pietre antiche delle case.
Nonostante le sue dimensioni ridotte, Montelapiano conserva un’identità orgogliosa e un profondo legame con la tradizione contadina. Il borgo rappresenta una testimonianza vivente di quell’Abruzzo interno spesso dimenticato, ma ricco di autenticità. Qui il silenzio non è assenza, ma presenza: della natura, della storia, del tempo che non corre.
Carapelle Calvisio: il borgo sospeso
Appena cinque abitanti in più rispetto a Montelapiano, Carapelle Calvisio (88 abitanti) è il secondo comune meno popoloso dell’Abruzzo. Ci troviamo stavolta in provincia dell’Aquila, all’interno del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. Questo borgo si arrampica su un crinale roccioso, in una posizione che regala panorami mozzafiato e un senso di isolamento quasi mistico.
Carapelle Calvisio è un piccolo gioiello della Baronia di Carapelle, con un impianto urbanistico medievale ben conservato e un’atmosfera che incanta i visitatori in cerca di autenticità. Il lento spopolamento non ha cancellato la memoria del luogo, che oggi è meta di turisti attenti alla storia e alla sostenibilità. Qui si respira ancora il profumo delle vecchie stagioni, tra antichi vicoli e pietre cariche di racconti.
Montebello sul Sangro: tra memoria e rinascita
Con i suoi 92 abitanti, Montebello sul Sangro completa il podio dei borghi meno popolati d’Abruzzo. Anch’esso situato in provincia di Chieti, a poca distanza da Montelapiano, si affaccia sulla media valle del Sangro, in un territorio segnato dalla bellezza del paesaggio e dal passaggio della storia.
Il borgo ha conosciuto lo spopolamento come tanti centri dell’entroterra abruzzese, ma negli ultimi anni ha avviato un lento percorso di rinascita, anche grazie a progetti legati al turismo rurale e alla riscoperta del territorio. Le sue stradine silenziose, i panorami aperti e la vita semplice lo rendono un rifugio ideale per chi cerca una pausa dalla frenesia urbana.
Piccoli borghi, grande valore
Questi tre paesi, pur contanto insieme meno di 300 abitanti, rappresentano un patrimonio culturale e paesaggistico prezioso. In un’epoca in cui molti territori rischiano l’abbandono, Montelapiano, Carapelle Calvisio e Montebello sul Sangro sono simboli di resistenza e custodi di un’Italia minore che ha ancora molto da raccontare.
Visitare questi borghi significa immergersi in una dimensione più intima e umana, dove il tempo ha un altro ritmo e dove ogni pietra ha una storia da sussurrare. Un Abruzzo nascosto, ma autentico, che merita di essere conosciuto e valorizzato.
Discussion about this post