Nel cuore delle Alpi piemontesi, dove le strade si fanno tortuose e il silenzio si mescola al soffio del vento tra i larici, esistono piccoli comuni che resistono al tempo e allo spopolamento. Moncenisio, Briga Alta e Ingria non solo rappresentano i paesi meno abitati della regione Piemonte, ma sono anche custodi di storie, tradizioni e paesaggi che meritano di essere raccontati.
Moncenisio (TO) – 30 abitanti: il villaggio ai confini della storia
Situato a 1.460 metri di altitudine, Moncenisio è il comune più piccolo del Piemonte per popolazione. Adagiato poco sotto l’omonimo passo, al confine con la Francia, è un borgo alpino che vive nel silenzio e nella memoria. Un tempo luogo strategico di transito tra Italia e Francia, oggi è un angolo remoto dove il tempo sembra essersi fermato. Le case in pietra, la chiesa di San Giorgio e il piccolo lago artificiale creano un’atmosfera da fiaba dimenticata.
Nonostante la sua marginalità geografica, Moncenisio ha saputo mantenere viva una comunità, seppur ridotta, fatta di abitanti resilienti, affezionati alla loro terra. In estate, qualche turista escursionista arriva fin quassù per respirare l’aria sottile e godere della vista mozzafiato sulle montagne circostanti.
Briga Alta (CN) – 39 abitanti: un paese “diviso” tra due regioni
Al confine tra Piemonte, Liguria e Francia, Briga Alta è un comune diffuso, composto da diverse frazioni montane, senza un vero centro abitato principale. La sua storia è complessa: in seguito alla Seconda guerra mondiale, parte del suo territorio originario (Briga Marittima) fu ceduto alla Francia. Oggi rimangono frazioni come Piaggia, Upega e Carnino, immerse nelle Alpi Liguri, tra boschi di faggi e sentieri battuti solo da animali e escursionisti.
Con appena 39 abitanti, Briga Alta è un luogo dove la vita scorre secondo i ritmi della natura. È anche uno scrigno di biodiversità, situato vicino al Parco Naturale del Marguareis, e conserva un patrimonio linguistico unico, con influssi occitani e liguri.
Ingria (TO) – 47 abitanti: la rinascita lenta della Val Soana
Ingria, nella selvaggia e affascinante Val Soana, è un altro esempio di resistenza montana. Con 47 abitanti, è uno dei Borghi più Belli d’Italia, nonostante le dimensioni ridotte. A renderlo unico è il tessuto di numerose borgate sparse lungo i versanti della valle, collegate da mulattiere e sentieri antichi, testimoni di una civiltà contadina che ha lasciato segni tangibili nel paesaggio.
Negli ultimi anni, Ingria ha provato a rilanciarsi puntando su turismo lento, eventi culturali e il recupero dell’architettura tradizionale. L’amministrazione comunale ha investito in piccole ma significative azioni, come il ripristino dei muri a secco, la cura del paesaggio e l’accoglienza di nuovi abitanti, anche stranieri.
Piccoli numeri, grandi storie
Questi tre comuni non sono soltanto “numeri” nei registri anagrafici. Sono luoghi di memoria, cultura e identità, che sfidano l’abbandono e continuano a vivere, anche grazie all’amore dei loro pochi abitanti. In un mondo sempre più urbanizzato, Moncenisio, Briga Alta e Ingria ricordano quanto sia prezioso il valore della lentezza, del silenzio e della montagna vissuta con rispetto.
Nel Piemonte dei grandi centri urbani e dei borghi turistici, questi paesi rappresentano una geografia della resistenza, un mosaico di umanità sparsa tra le rocce e i boschi, dove il passato non è stato dimenticato, ma continua a vivere, giorno dopo giorno.
Discussion about this post