Nel cuore del Veneto, regione conosciuta per le sue città d’arte e le industrie fiorenti, si nascondono piccoli paesi che sembrano sospesi nel tempo. Tra vallate alpine e boschi silenziosi, Laghi, Zoppe’ di Cadore e Lastebasse sono i tre comuni meno popolati del territorio veneto. Con meno di 230 abitanti ciascuno, questi centri raccontano una storia fatta di resilienza, tradizione e profondo legame con la natura.
1. Laghi (VI) – Il più piccolo del Veneto
Con appena 130 abitanti, Laghi detiene il primato del comune meno popolato di tutta la regione. Situato in provincia di Vicenza, a oltre 500 metri di altitudine, il paese si sviluppa in una valle montana costellata da boschi e due piccoli laghetti, da cui prende il nome.
Qui il tempo scorre lento. Le case in pietra, i sentieri che si arrampicano sulle pendici e la quiete assoluta rendono Laghi un’oasi di pace per escursionisti e viaggiatori in cerca di autenticità. Il suo isolamento ha permesso la conservazione di un ambiente incontaminato, ma ha anche contribuito allo spopolamento, soprattutto a partire dalla metà del Novecento.
2. Zoppè di Cadore (BL) – Il cuore delle Dolomiti
Con circa 180 abitanti, Zoppè di Cadore si trova nella provincia di Belluno, immerso nel cuore delle Dolomiti, patrimonio mondiale dell’UNESCO. Il territorio è caratterizzato da paesaggi montani di straordinaria bellezza, con cime imponenti, foreste e prati verdi.
La piccola comunità di Zoppè di Cadore vive prevalentemente di turismo legato alla montagna e di tradizioni legate all’allevamento e all’artigianato locale. Nonostante la sua dimensione ridotta, il borgo è custode di una cultura alpina fatta di festa, folclore e una profonda relazione con l’ambiente naturale circostante.
3. Lastebasse (VI) – Il paese della montagna discreta
Sempre in provincia di Vicenza, Lastebasse conta 201 abitanti. Il paese si trova alle pendici dell’Altopiano dei Fiorentini, a breve distanza dal confine con il Trentino. L’ambiente montano e le caratteristiche architettoniche raccontano di una comunità rurale che per secoli ha vissuto grazie alla pastorizia, alla silvicoltura e all’artigianato del legno.
Nonostante le ridotte dimensioni, Lastebasse mantiene vive le proprie tradizioni con feste popolari e un forte senso di comunità. Il paesaggio circostante, punteggiato da malghe e boschi, è ideale per passeggiate e attività outdoor in tutte le stagioni.
Custodi silenziosi dell’identità montana veneta
Questi tre comuni rappresentano l’altra faccia del Veneto: non quella dei grandi centri urbani e della pianura industriale, ma quella di un entroterra montano che resiste al tempo e allo spopolamento. In un’epoca in cui la vita nelle metropoli sembra inarrestabile, Laghi, Lastebasse e Ferrara di Monte Baldo ci ricordano il valore della lentezza, del silenzio e della connessione autentica con la terra.
In un futuro in cui sempre più persone cercano rifugi alternativi alla vita urbana, forse proprio questi piccoli borghi torneranno a essere luoghi d’attrazione, non solo per la bellezza paesaggistica, ma per la qualità umana che ancora custodiscono.
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