Nel cuore della Sardegna, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e la natura si intreccia con la storia, esistono piccoli borghi che resistono al passare dei decenni. Nonostante il calo demografico e le sfide della modernità, continuano a custodire l’identità più autentica dell’isola. Tra questi, tre comuni svettano – non per numero, ma per esiguità della popolazione – come simboli di una Sardegna intima e silenziosa: Baradili, Monteleone Rocca Doria e Soddì.
1. Baradili (Oristano) – 75 abitanti
È il comune meno popoloso della Sardegna. Baradili si trova nel cuore della Marmilla, una subregione collinare del centro-sud sardo, immersa in un paesaggio rurale ricco di colori, profumi e testimonianze nuragiche. Con appena 75 residenti, Baradili è un esempio di micro-comunità dove tutti si conoscono e dove la dimensione umana è ancora centrale.
Nonostante le ridotte dimensioni, il paese ha saputo reinventarsi con iniziative culturali e turistiche, come la valorizzazione della cucina tradizionale e l’apertura di spazi ricreativi e museali che raccontano la vita del passato. Il suo centro storico, ben curato e caratterizzato da antiche case in pietra, racconta una storia fatta di resilienza e legame profondo con la terra.
2. Monteleone Rocca Doria (Sassari) – 109 abitanti
Arroccato su un altopiano calcareo, Monteleone Rocca Doria è un piccolo borgo medievale della provincia di Sassari, che conta solo 109 abitanti. La sua posizione spettacolare domina la valle del fiume Temo e offre panorami mozzafiato sul paesaggio del Meilogu.
Il paese deve il suo nome alla famiglia Doria, potente casata genovese che nel Medioevo fortificò il sito e costruì un castello, oggi visitabile in forma di ruderi. Le vie del borgo, spesso deserte ma suggestive, conservano una bellezza malinconica, quasi sospesa nel tempo. Negli ultimi anni sono stati avviati progetti per valorizzare l’archeologia, la storia e il patrimonio immateriale del paese, cercando di attrarre turismo sostenibile e nuovi abitanti.
3. Soddì (Oristano) – 120 abitanti
Soddì, con i suoi 120 abitanti, è un altro piccolo gioiello della provincia di Oristano, situato ai piedi del massiccio del Montiferru. Circondato da boschi e altipiani, il paese ha un forte legame con la pastorizia e l’agricoltura, attività che ancora oggi rappresentano una parte fondamentale dell’economia locale.
Il territorio è ricco di tracce preistoriche e nuragiche, e conserva tradizioni religiose e popolari di grande fascino, come la festa di San Pietro, patrono del paese. Anche qui, come negli altri due borghi, il silenzio è parte integrante del paesaggio: un silenzio che parla, che custodisce, che invita alla riflessione e alla riscoperta di valori spesso dimenticati.
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