La Toscana è celebre per le sue colline, i borghi medievali e le città d’arte, ma ospita anche località montane che uniscono paesaggi mozzafiato a un ricco patrimonio culturale. Tra i paesi posti ad altitudine più elevata della regione, tre si distinguono per la loro posizione e per l’offerta turistica variegata: Chiusi della Verna (954 m), Careggine (882 m) e Abbadia San Salvatore (822 m). Scopriamo cosa li rende mete affascinanti per viaggiatori in cerca di autenticità e bellezza.
1. Chiusi della Verna (AR) – 954 metri
Arroccato sull’Appennino toscano, Chiusi della Verna è noto in tutta Italia per il Santuario della Verna, luogo mistico dove San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate nel 1224. Immerso nei boschi secolari del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il paese è una meta spirituale e naturalistica di primaria importanza.
Cosa vedere e fare:
- Santuario della Verna: complesso francescano tra i più importanti d’Europa, conserva la Cappella delle Stimmate e numerose opere di Andrea della Robbia. Un luogo di raccoglimento e pace, perfetto anche per visite culturali guidate.
- Sentieri e trekking: la zona offre percorsi segnalati tra faggi e abeti, tra cui l’antico Sentiero delle Stimmate, ideale per escursioni immerse nella natura.
- Museo del Santuario: raccoglie reliquie e documenti storici francescani.
- Sagre e tradizioni: il paese conserva una forte identità culturale, con feste religiose e manifestazioni legate al mondo contadino.
2. Careggine (LU) – 882 metri
Situato nell’alta Garfagnana, Careggine è un piccolo borgo montano che conserva un’atmosfera intatta, lontana dal turismo di massa. Risale all’epoca medievale e si caratterizza per la sua posizione panoramica, tra le Alpi Apuane e il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Cosa vedere e fare:
- Centro storico in pietra: vicoli lastricati, archi medievali e un paesaggio architettonico autentico. La chiesa romanica di San Pietro risale al XII secolo.
- Il paese sommerso di Fabbriche di Careggine: un’antica località riemersa solo in rare occasioni quando viene svuotato il Lago di Vagli. L’evento richiama migliaia di visitatori da tutta Italia.
- Attività outdoor: escursioni a piedi o in mountain bike verso il Monte Sumbra o il Monte Pisanino, arrampicata, e d’inverno sci al piccolo comprensorio di Passo delle Radici.
- Tradizione gastronomica: salumi, formaggi di alpeggio, castagne e funghi sono protagonisti di sagre locali e ristorazione tipica.
3. Abbadia San Salvatore (SI) – 822 metri
Alle pendici del Monte Amiata, antico vulcano spento, Abbadia San Salvatore unisce natura, storia medievale e archeologia industriale. Il suo nome deriva dalla splendida Abbazia benedettina fondata nel VIII secolo, attorno alla quale si è sviluppato il paese.
Cosa vedere e fare:
- Abbazia del SS. Salvatore: capolavoro del romanico toscano con una suggestiva cripta longobarda e affreschi medievali. Uno dei luoghi religiosi più significativi dell’Amiata.
- Parco Minerario dell’Amiata: testimonianza della storia mineraria della zona, con gallerie visitabili, musei e percorsi didattici che raccontano l’estrazione del cinabro e la produzione di mercurio.
- Monte Amiata: meta ideale per escursioni, sci invernale e percorsi cicloturistici. In estate offre aria fresca e paesaggi verdi, con numerosi sentieri e rifugi.
- Fiaccole di Natale: il 24 dicembre si accendono grandi cataste di legna nel centro storico, creando un’atmosfera magica e suggestiva, tra canti, vino caldo e tradizioni millenarie.
Un itinerario tra silenzio, boschi e memoria
Chiusi della Verna, Careggine e Abbadia San Salvatore rappresentano tre facce della montagna toscana: il misticismo francescano, la vita semplice dei borghi garfagnini, e la vitalità storica e naturalistica dell’Amiata. Sono destinazioni perfette per chi cerca autenticità, contatto con la natura e testimonianze profonde del passato, in luoghi dove l’altitudine regala non solo panorami spettacolari, ma anche un ritmo di vita più lento e vero.
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