Tra le pieghe delle montagne e delle colline dell’Italia centrale si nascondono piccoli borghi che sfidano l’altezza e raccontano storie antiche. Nel Lazio e in Toscana esistono paesi che, grazie alla loro posizione privilegiata, offrono panorami spettacolari e un’atmosfera autentica, lontana dai ritmi frenetici delle città. In questo articolo vi portiamo alla scoperta dei sei paesi situati alle quote più elevate di queste due regioni — tre per il Lazio e tre per la Toscana — luoghi che, con le loro pietre antiche e i vicoli silenziosi, rappresentano un invito a riscoprire il fascino della montagna e della tradizione.
3 paesi più alti del Lazio
Filettino (FR) – 1.063 m s.l.m.
Il più alto paese del Lazio è Filettino, in provincia di Frosinone, abbarbicato sulle pendici dei Monti Simbruini. Immerso nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini, Filettino è un’oasi di quiete e bellezza, ideale per chi cerca il contatto diretto con la natura. D’inverno la vicina località sciistica di Campo Staffi attira escursionisti e sportivi, mentre d’estate il borgo offre frescura, sentieri boschivi e panorami vasti che abbracciano l’Appennino.
La storia del paese affonda le radici nel Medioevo, con testimonianze architettoniche che spaziano tra mura antiche, fontane storiche e chiese secolari. Nel 2011, Filettino balzò agli onori della cronaca per l’ironico tentativo di dichiararsi principato indipendente, a seguito della proposta di accorpamento con altri comuni: un gesto simbolico che esprime l’orgoglio e la forte identità della sua comunità.
Da vedere e fare:
- Campo Staffi: impianto sciistico tra i più alti del Lazio, ideale per sci alpino, escursioni con le ciaspole e trekking estivo.
- Monte Viglio: vetta panoramica (2.156 m) raggiungibile con un’escursione di media difficoltà, offre una vista spettacolare sulla catena appenninica.
- Centro storico: passeggiare tra le viuzze in pietra, visitare la Chiesa di San Nicola e le fontane antiche del borgo.
- Sorgente del fiume Aniene: situata nelle vicinanze, perfetta per un’escursione naturalistica.
Eventi consigliati:
- Festa di San Nicola (dicembre) e sagre estive dedicate a prodotti locali come tartufi e funghi porcini.
Cervara di Roma (RM) – 1.053 m s.l.m.
A pochi chilometri da Subiaco, sul versante romano dei Monti Simbruini, sorge Cervara di Roma, uno dei borghi più affascinanti e artistici dell’intera regione. Con i suoi 1.053 metri di altitudine, Cervara è un vero balcone naturale affacciato sulla Valle dell’Aniene. La sua caratteristica più singolare è il profondo legame con l’arte: dagli anni ’80, il paese ha ospitato numerosi artisti che hanno lasciato segni tangibili del loro passaggio sotto forma di affreschi, sculture e murales, trasformando il borgo in un museo a cielo aperto.
Cervara è anche conosciuta come “il paese scolpito nella roccia”, per via delle sue scalinate e vie incastonate nella montagna, dove ogni angolo sembra raccontare una storia. Il silenzio, la vista mozzafiato e l’atmosfera sospesa rendono questo luogo perfetto per chi cerca ispirazione o semplice serenità.
Da vedere e fare:
- Il borgo scolpito nella roccia: con sculture e murales realizzati da artisti italiani e internazionali, in un percorso a cielo aperto.
- Scalinata degli artisti: una delle attrazioni più famose, conduce al punto panoramico più alto del paese.
- Chiesa di Maria Santissima della Visitazione: con affreschi e opere d’arte sacra.
- Sentieri del Parco dei Monti Simbruini: numerose escursioni, tra cui il percorso che conduce a Campaegli e ai ruderi del Monastero di San Benedetto.
Eventi consigliati:
- Festival dell’Arte (estate): coinvolge pittori, scultori e musicisti da tutta Europa.
- Presepe vivente tra i vicoli del borgo nel periodo natalizio.
Paesi più alti del Lazio: Collegiove (RI) – 1.001 m s.l.m.
Chiude il trittico montano Collegiove, piccolo comune della provincia di Rieti situato nella Riserva Naturale Monti Navegna e Cervia. Con i suoi 1.001 metri di altitudine, Collegiove conserva un autentico spirito rurale e montano, ancora intatto e lontano dal turismo di massa. Il borgo è circondato da boschi di faggio, pascoli e sentieri panoramici che lo collegano al vicino Lago del Turano e al Monte Navegna.
Nei paesi più alti del lazio, la vita scorre lenta, scandita dalle stagioni e dalle tradizioni locali. La piazza centrale, i vicoli in pietra e i piccoli orti curati dai residenti raccontano la storia di una comunità resistente, legata alla terra e alla semplicità. Ideale per escursionisti e amanti della tranquillità, Collegiove è un angolo nascosto del Lazio che merita di essere scoperto.
Da vedere e fare:
- Centro storico: piccolo ma pittoresco, con edifici in pietra, vicoli curati e la Chiesa di San Giovanni Battista.
- Lago del Turano (a pochi km): ideale per gite, picnic, sport d’acqua e fotografia naturalistica.
- Monte Navegna e Monte Cervia: per escursioni a piedi o in MTB, immersi nella Riserva Naturale Regionale.
- Fontana del Vignale e antichi lavatoi: testimonianze della vita contadina tradizionale.
Eventi consigliati:
- Sagra della polenta (inverno) e festa patronale di San Giovanni (estate), con musica e piatti tipici.
- Escursioni organizzate da associazioni locali (come CAI e Pro Loco) nei mesi primaverili ed estivi.
Un patrimonio d’altura da riscoprire
Tra i paesi più alti del lazio, Filettino, Cervara di Roma e Collegiove sono tre gemme incastonate tra le montagne del Lazio. Paesi dove l’aria è più rarefatta ma anche più pura, dove il tempo sembra essersi fermato, e dove ogni scorcio è una cartolina. In un’epoca in cui si riscopre il valore del turismo lento, del camminare e del vivere autentico, questi borghi rappresentano una risposta silenziosa e potente al rumore del mondo moderno. Una visita qui non è solo un viaggio nello spazio, ma anche nel tempo.
3 paesi più alti della Toscana
1. Chiusi della Verna (AR) – 954 metri
Arroccato sull’Appennino toscano, Chiusi della Verna è noto in tutta Italia per il Santuario della Verna, luogo mistico dove San Francesco d’Assisi ricevette le stimmate nel 1224. Immerso nei boschi secolari del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, il paese è una meta spirituale e naturalistica di primaria importanza.
Cosa vedere e fare:
- Santuario della Verna: complesso francescano tra i più importanti d’Europa, conserva la Cappella delle Stimmate e numerose opere di Andrea della Robbia. Un luogo di raccoglimento e pace, perfetto anche per visite culturali guidate.
- Sentieri e trekking: la zona offre percorsi segnalati tra faggi e abeti, tra cui l’antico Sentiero delle Stimmate, ideale per escursioni immerse nella natura.
- Museo del Santuario: raccoglie reliquie e documenti storici francescani.
- Sagre e tradizioni: il paese conserva una forte identità culturale, con feste religiose e manifestazioni legate al mondo contadino.
2. Careggine (LU) – 882 metri
Situato nell’alta Garfagnana, Careggine è un piccolo borgo montano che conserva un’atmosfera intatta, lontana dal turismo di massa. Risale all’epoca medievale e si caratterizza per la sua posizione panoramica, tra le Alpi Apuane e il Parco dell’Appennino Tosco-Emiliano.
Cosa vedere e fare:
- Centro storico in pietra: vicoli lastricati, archi medievali e un paesaggio architettonico autentico. La chiesa romanica di San Pietro risale al XII secolo.
- Il paese sommerso di Fabbriche di Careggine: un’antica località riemersa solo in rare occasioni quando viene svuotato il Lago di Vagli. L’evento richiama migliaia di visitatori da tutta Italia.
- Attività outdoor: escursioni a piedi o in mountain bike verso il Monte Sumbra o il Monte Pisanino, arrampicata, e d’inverno sci al piccolo comprensorio di Passo delle Radici.
- Tradizione gastronomica: salumi, formaggi di alpeggio, castagne e funghi sono protagonisti di sagre locali e ristorazione tipica.
3. Abbadia San Salvatore (SI) – 822 metri
Alle pendici del Monte Amiata, antico vulcano spento, Abbadia San Salvatore unisce natura, storia medievale e archeologia industriale. Il suo nome deriva dalla splendida Abbazia benedettina fondata nel VIII secolo, attorno alla quale si è sviluppato il paese.
Cosa vedere e fare:
- Abbazia del SS. Salvatore: capolavoro del romanico toscano con una suggestiva cripta longobarda e affreschi medievali. Uno dei luoghi religiosi più significativi dell’Amiata.
- Parco Minerario dell’Amiata: testimonianza della storia mineraria della zona, con gallerie visitabili, musei e percorsi didattici che raccontano l’estrazione del cinabro e la produzione di mercurio.
- Monte Amiata: meta ideale per escursioni, sci invernale e percorsi cicloturistici. In estate offre aria fresca e paesaggi verdi, con numerosi sentieri e rifugi.
- Fiaccole di Natale: il 24 dicembre si accendono grandi cataste di legna nel centro storico, creando un’atmosfera magica e suggestiva, tra canti, vino caldo e tradizioni millenarie.
Un itinerario tra silenzio, boschi e memoria
Chiusi della Verna, Careggine e Abbadia San Salvatore rappresentano tre facce della montagna toscana: il misticismo francescano, la vita semplice dei borghi garfagnini, e la vitalità storica e naturalistica dell’Amiata. Sono destinazioni perfette per chi cerca autenticità, contatto con la natura e testimonianze profonde del passato, in luoghi dove l’altitudine regala non solo panorami spettacolari, ma anche un ritmo di vita più lento e vero.
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