C’è un punto, nascosto tra le scogliere della Liguria, dove il rumore del mare si trasforma in preghiera e il vento sembra conoscere antiche storie.
Arrivarci non è immediato, ma proprio per questo il cammino diventa parte dell’esperienza. Si parte da un minuscolo borgo affacciato sul mare, uno di quelli dove il profumo di focaccia appena sfornata ti accompagna fin dai primi passi, e poi si sale, seguendo un sentiero che si arrampica tra campi di olivi e ginestre.
La fatica è dolce, perché a ogni curva il panorama si apre un po’ di più: il blu del mare si fonde con l’oro delle pietre antiche, e l’aria profuma di sale. In lontananza, come un miraggio, appare una costruzione che sembra sfidare la logica: un piccolo edificio bianco, sospeso su uno sperone di roccia, come appoggiato sulla linea dell’orizzonte. Non ha niente di monumentale, eppure colpisce dritto al cuore per la sua semplicità.
Il silenzio qui è profondo. Solo il frusciare del vento e le onde che si infrangono giù in basso. Poco a poco ci si accorge che quell’edificio non è una semplice casa, ma un santuario, costruito a picco sul mare. È il Santuario di Nostra Signora della Guardia di Portofino, un luogo che sembra appartenere più al cielo che alla terra. Dalla terrazza naturale che lo circonda, lo sguardo domina l’intero Golfo del Tigullio: Santa Margherita Ligure, Rapallo, Portofino, e laggiù, lontano, la linea sottile del promontorio di Sestri.
Entrando nella piccola chiesa, il tempo smette di scorrere. Le pareti raccontano secoli di fede, tempeste e miracoli marinari. È un luogo semplice, senza barocco né oro, ma pieno di pace. E quando si esce di nuovo all’aperto, il contrasto tra la quiete spirituale e l’immensità del paesaggio lascia senza parole.
Il ritorno si compie lentamente, quasi con timore di voltare le spalle a tanta bellezza. Ogni angolo del sentiero conserva una parte di quella magia: un raggio di sole che si riflette sugli ulivi, un tratto di cielo diventato improvvisamente più limpido, il volo di un gabbiano che sembra salutarci.
Visitare il Santuario di Nostra Signora della Guardia di Portofino non è solo un’escursione: è un’esperienza che nutre l’anima. Non si viene qui solo per le foto perfette o per il panorama, ma per ritrovare un senso di equilibrio tra sé e la natura. È un luogo che ti insegna ad ascoltare il silenzio, a respirare lentamente, a sentirti parte di qualcosa di più grande. La fatica del cammino diventa leggerissima di fronte a ciò che si trova in cima: una sensazione di pace autentica, così rara nel mondo di oggi. Chi arriva quassù non torna mai esattamente lo stesso.




























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