Ecco un itinerario giornaliero da Roma che permette di scoprire tre luoghi significativi del Lazio, con un’attenzione particolare alla natura, alla storia e alla varietà paesaggistica della regione. L’itinerario è pensato per essere percorribile in auto, con soste ben distribuite nel tempo.
Partenza: Roma – ore 8:00
Prima tappa – Sutri e il Parco Archeologico
Arrivo previsto: ore 9:00
Tempo di visita: 1 ora e 30 minuti
Sutri è una cittadina dalle origini etrusche, passata poi sotto l’influenza romana e medievale. Oltre al celebre anfiteatro scavato nel tufo, il borgo è circondato da campagna fertile e coltivata, che ha influenzato anche la sua cucina. La zona è nota per la produzione di olio extravergine d’oliva di alta qualità, proveniente dai pendii tufacei dei Monti Sabatini.
Tra le specialità locali si possono trovare i fagottini ripieni di ricotta e menta selvatica, un piatto della tradizione contadina, e vari tipi di pane rustico cotto nei forni a legna. La colazione o una breve sosta in uno dei bar del centro storico può essere occasione per assaggiare dolci semplici come la tozzetta alle nocciole, da intingere nel vino dolce locale.
Seconda tappa – Lago di Vico e Riserva Naturale
Partenza da Sutri: ore 10:30
Arrivo previsto: ore 11:00
Tempo di visita e pranzo: 2 ore
La Riserva Naturale del Lago di Vico è un territorio montano e boschivo dove il clima fresco e umido favorisce la crescita di funghi, castagne e piccoli frutti. L’area è nota per i suoi funghi porcini, in particolare quelli raccolti nei boschi del Monte Venere e dei Monti Cimini, spesso protagonisti di piatti stagionali.
Per il pranzo, si può optare per un agriturismo o una trattoria lungo la strada provinciale che costeggia il lago. Qui si servono piatti tipici come:
- Fettuccine ai funghi porcini o al tartufo nero
- Zuppa di legumi con castagne secche
- Formaggi locali di capra e pecora, spesso accompagnati da confetture artigianali
- Arrosticini alla brace o grigliate miste, per un tocco rustico
Come dolce, da provare la crostatina di more selvatiche, preparata con frutti raccolti nei boschi circostanti.
Terza tappa – Viterbo, quartiere San Pellegrino e Terme libere
Partenza da Lago di Vico: ore 13:30
Arrivo previsto: ore 14:00
Tempo di visita: 2 ore
Passeggiare nel quartiere medievale di San Pellegrino significa anche entrare nel cuore della tradizione gastronomica viterbese. I ristoranti del centro offrono un menù ispirato alla cucina povera, dove dominano i prodotti della terra: ortaggi, legumi, cacciagione e carne di maiale.
Tra i piatti simbolo della città:
- Acquacotta viterbese: una zuppa di pane raffermo, verdure, olio e uovo in camicia, servita calda
- Gnocchi col ferro: preparati a mano con un impasto grezzo e conditi con sughi robusti
- Coniglio alla cacciatora o cinghiale in salmì, tipici nei mesi freddi
- Lenticchie di Onano o ceci di Valentano, legumi antichi coltivati nei dintorni
A Viterbo si può anche acquistare il Pane di Lariano, cotto a legna, o i dolci tipici come le ciambelline al vino e le fave dei morti, spesso vendute in biscotterie artigiane.
Per concludere il pomeriggio, una sosta alle terme libere (come il Bagnaccio o le Piscine Carletti) è l’occasione per rilassarsi prima del rientro. Alcune strutture limitrofe vendono acque minerali locali, infusi di erbe officinali e prodotti cosmetici naturali a base di argille termali.
Rientro a Roma
Partenza da Viterbo: ore 16:30
Arrivo previsto: ore 18:00
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