Una distesa di sabbia modellata dal vento, dune che si rincorrono fino al mare, e oltre l’orizzonte l’inconfondibile profilo del promontorio del Circeo, come un’isola sospesa nel tempo. In questo scenario essenziale, dove cielo e mare si fronteggiano in un eterno dialogo, si respira una libertà primitiva, senza confini né artifici.
Qui la solitudine non pesa: diventa spazio d’ascolto, occasione per tornare a sé. Un unico sguardo rivolto all’infinito basta a sciogliere i pensieri, ad aprire varchi interiori. La natura, spoglia e potente, diventa specchio e rifugio, e ogni passo sulla sabbia sembra riavvicinarci a qualcosa di più vero, più nostro. È in questa solitudine scelta, tra vento e onde, che si accende l’ispirazione e si rinnova il contatto con ciò che spesso dimentichiamo: il silenzio necessario per ascoltarci davvero. Foto di Luca Sbicego.
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