Misterborghi, l’autore delle foto, visita l’Abbazia di San Liberatore a Maiella e ce ne fa un racconto appassionato: “L’impatto visivo è grandioso, l’imponente abbazia romanica benedettina abruzzese, risalente all’undicesimo secolo, maestosamente inserita in un contesto naturalistico da urlo. C’è un matrimonio e, nell’attesa, ammiriamo la facciata bianca, in pietra concia della Maiella e il possente campanile, di tre piani con monofore, bifore e trifore.
Nelle adiacenze, il fiume Alento che si insinua tra la roccia e proprio sulla parete rocciosa vi è un complesso di tombe rupestri di origine medievale, purtroppo irraggiungibili, a causa del terreno scivoloso. Ma il matrimonio è finito ed eccoci dentro, tre navate con sette arcate e un favoloso pavimento cosmatesco di fine duecento e, nell’abside, affreschi duecenteschi rappresentanti episodi di vita del monastero.
Altri affreschi, cinquecenteschi, sono stati staccati ed esposti nella navata destra. Bellissimo l’ambone a cassa quadrata, frutto di una recente ricostruzione, con decori che richiamano quelli dell’abbazia di San clemente a Casauria. Un giro intorno alla struttura, per ammirarne gli esterni e la natura circostante di un luogo favoloso e memorabile”.
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