Arroccato su uno sperone roccioso che domina la cittadina medievale di Chiusa (Klausen), il Monastero di Sabiona (o Säben in tedesco) è uno dei luoghi spirituali più affascinanti dell’Alto Adige. Considerato uno dei più antichi luoghi di culto cristiani del Tirolo, Sabiona è molto più di un monastero: è una sentinella silenziosa, che da secoli veglia sul cuore della Valle Isarco con un’aura di quiete e mistero.
Un tuffo nella storia
Il sito fu abitato già in epoca preistorica e divenne sede vescovile nel V secolo, ben prima che Bressanone assumesse questo ruolo. L’attuale complesso monastico, abitato fino a pochi anni fa da monache benedettine, conserva un’atmosfera solenne, fatta di silenzi interrotti solo dal fruscio del vento e dai passi dei pochi visitatori che percorrono i suoi sentieri. Il complesso comprende diverse cappelle (tra cui la Cappella di Santa Croce e quella di Santa Maria), torri di epoca medievale e una chiesa conventuale non accessibile al pubblico ma ben visibile dall’esterno.
Come arrivare al Monastero di Sabiona
Il Monastero di Sabiona non è raggiungibile in auto, e questa è parte del suo fascino. Si parte a piedi da Chiusa, seguendo una suggestiva Via Crucis che si arrampica per circa 30 minuti attraverso il bosco e antichi muretti in pietra. Il percorso è ben segnalato e offre scorci panoramici spettacolari sulla valle sottostante. È consigliabile indossare scarpe comode da trekking leggero.
L’accesso al complesso è gratuito, anche se gli edifici interni sono in parte chiusi al pubblico. Si può comunque passeggiare lungo il sentiero che costeggia le mura e visitare le cappelle che vengono aperte durante la stagione estiva o in occasione di eventi speciali.
Quando visitare
La primavera e l’autunno sono i momenti ideali per visitare Sabiona: i colori del paesaggio esplodono tra i vigneti e i boschi che circondano la rocca. In estate, le temperature sono miti grazie all’altitudine (circa 700 metri), mentre in inverno l’accesso può essere più difficoltoso per via della neve o del ghiaccio.
Sapori della Valle Isarco
Dopo l’ascesa al monastero, niente di meglio che rifugiarsi nei ristoranti e nei masi della zona per assaporare le specialità altoatesine. Tra i piatti da provare:
- Canederli: gnocchi di pane con speck, formaggio o spinaci, serviti in brodo o con burro fuso.
- Speck dell’Alto Adige IGP: affumicato e stagionato secondo tradizione, da accompagnare con pane di segale (Schüttelbrot).
- Schlutzkrapfen: ravioli a mezzaluna ripieni di ricotta e spinaci, serviti con burro e erba cipollina.
- Strauben: dolce fritto a spirale, servito con zucchero a velo e marmellata di mirtilli rossi.
In autunno, da non perdere il Törggelen, antica tradizione contadina che unisce escursioni tra i vigneti e cene in osterie rustiche (Buschenschänke) a base di castagne, vino novello, affettati e zuppe calde.
Un consiglio da viaggiatore sul Monastero di Sabiona
Se vuoi vivere Sabiona nella sua essenza, alzati presto e raggiungi il monastero all’alba. La luce dorata del mattino accarezza le antiche pietre e il silenzio è ancora più intenso. È un momento perfetto per riflettere, scattare foto memorabili e sentire l’anima profonda di questo luogo senza tempo.
In breve
- 📍 Dove: Chiusa (BZ), Alto Adige
- 🥾 Come arrivare: a piedi da Chiusa (30-40 min)
- 🕰️ Orari: accesso esterno sempre possibile; cappelle visitabili in orari stagionali
- 🍂 Periodo migliore: primavera e autunno
- 🍽️ Cosa mangiare: canederli, speck, Schlutzkrapfen, dolci tirolesi
- 🍷 Esperienza tipica: Törggelen in autunno
Il Monastero di Sabiona è un piccolo scrigno di spiritualità e bellezza, perfetto per chi cerca una parentesi di quiete nella frenesia del mondo moderno. Una tappa imperdibile per chi esplora l’Alto Adige con passo lento e cuore aperto.
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