Edvard Munch sarà il protagonista di una grande retrospettiva intitolata “MUNCH. Il grido interiore”, che si terrà a Palazzo Bonaparte a Roma dal 18 febbraio al 2 giugno 2025, dopo una prima tappa a Palazzo Reale di Milano a settembre 2024.
L’esposizione è promossa dal Comune di Milano e patrocinata dalla Reale Ambasciata di Norvegia a Roma, in collaborazione con il Museo Munch di Oslo.
Munch, nato in Norvegia nel 1863 e morto nel 1944, è considerato un precursore dell’Espressionismo e uno dei più grandi esponenti simbolisti del XIX secolo. La sua vita, segnata da perdite tragiche e sofferenze personali, ha influenzato profondamente la sua arte, permettendogli di esprimere le inquietudini umane attraverso opere iconiche. La mostra, curata da Patricia G. Berman, presenterà circa 100 opere, tra cui versioni de “L’Urlo” (1895), “La morte di Marat” (1907) e “Notte stellata” (1922-1924).
Munch ha avuto un percorso artistico complesso, influenzato inizialmente dal naturalismo e successivamente dall’impressionismo durante il suo soggiorno a Parigi. La sua carriera è stata caratterizzata da difficoltà personali e professionali, culminando in una vita di isolamento dopo periodi di crisi psicologica. La mostra offrirà una panoramica completa della sua produzione artistica e della sua visione unica della condizione umana.
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