Nel cuore della Lunigiana, una terra di confine tra Toscana e Liguria, dove le colline si fondono con il profumo del mare e il tempo sembra scorrere più lentamente, si cela una delle specialità più autentiche e gustose della tradizione gastronomica locale: i panigacci. Un nome curioso, quasi musicale, che profuma di legna, farina e semplicità contadina. Ma soprattutto, un sapore unico che conquista al primo morso — specialmente se accompagnato da un generoso cucchiaio di pesto fresco.
Cosa sono i panigacci?
I panigacci sono pani non lievitati, sottili e rotondi, cotti in speciali testi di terracotta impilati uno sull’altro e riscaldati direttamente nel fuoco. La loro origine affonda le radici nel mondo rurale, quando ogni ingrediente doveva essere semplice, economico e a portata di mano: acqua, farina e sale. Il risultato? Una sfoglia fragrante e croccante ai bordi, con un cuore morbido che si presta a mille abbinamenti.
A differenza della piadina romagnola o del pane carasau sardo, i panigacci vantano un metodo di cottura del tutto particolare. I testi di terracotta vengono arroventati e impilati alternando uno strato di impasto a ogni disco caldo. Dopo pochi minuti, si sfogliano come pagine di un libro goloso: pronti per essere gustati caldi, appena sfornati.
Panigacci e pesto: un incontro perfetto
Sebbene vengano spesso serviti con salumi e formaggi, è il condimento al pesto a renderli davvero indimenticabili. L’incontro tra la rusticità dei panigacci e l’aromaticità del pesto genovese crea un’armonia di sapori che racconta l’essenza di due territori confinanti: la Lunigiana con la sua anima montana e la Liguria con la sua anima mediterranea.
Il pesto tradizionale — rigorosamente fatto a mano con basilico fresco, aglio, pinoli, Parmigiano Reggiano, pecorino, sale grosso e olio extravergine d’oliva — penetra nei pori caldi del panigaccio, fondendosi con la sua fragranza e creando un piatto semplice ma straordinariamente ricco.
Curiosità: il panigaccio è anche street food
Negli ultimi anni, i panigacci hanno conquistato anche le fiere e gli eventi gastronomici in tutta Italia, diventando una vera e propria icona di street food tradizionale. A Pontremoli, Podenzana e nei borghi della Lunigiana, è facile imbattersi in piccole botteghe o chioschi che li servono al momento, caldi di brace e profumati di storia.
Alcuni li servono con salse alternative, come sugo di funghi o ragù di cinghiale, ma la versione con il pesto resta una delle più amate, anche per chi cerca un’opzione vegetariana che non rinuncia al gusto.
Vuoi provare a farli a casa? Ecco la ricetta base
Ingredienti per circa 10 panigacci:
- 250 g di farina 00
- 300 ml di acqua
- un pizzico di sale
Procedimento:
- In una ciotola, versa la farina e aggiungi lentamente l’acqua, mescolando con una frusta per evitare grumi. Aggiungi il sale. Dovrai ottenere una pastella liscia, simile a quella delle crêpes ma un po’ più densa.
- Scalda una padella antiaderente (o meglio ancora, se hai un testo in terracotta, usalo!) fino a farla diventare molto calda.
- Versa un mestolo di pastella, formando un disco sottile. Cuoci da entrambi i lati finché non compare una leggera doratura (circa 1 minuto per lato).
- Servi subito, spalmandoli con abbondante pesto fresco. Volendo, puoi arrotolarli o piegarli a metà come una crespella.
Un consiglio da veri golosi
Accompagna i tuoi panigacci al pesto con un bicchiere di vermentino ligure o di rosso dei Colli di Luni. E se vuoi una variante ancora più ricca, aggiungi una spolverata di Parmigiano sopra il pesto prima di servire. La semplicità non è mai stata così gustosa.
Hai già avuto il piacere di provarli? Se la risposta è no, forse è il momento di programmare una gita in Lunigiana… o di accendere i fornelli!
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