Pennadomo è un piccolo gioiello incastonato nel paesaggio della provincia di Chieti, in Abruzzo. Questo affascinante borgo, come racconta Luigi Russo (anche autore delle foto) dopo la sua visita, si presenta al visitatore come un luogo sospeso nel tempo, dove la natura e la storia si intrecciano in un equilibrio raro e suggestivo.
Adagiato su un promontorio roccioso a circa 460 metri di altitudine, Pennadomo domina con fierezza la valle del fiume Sangro. Si affaccia sul vicino lago di Bomba. Lo sguardo spazia libero su un panorama che incanta: distese verdi, specchi d’acqua e soprattutto le celebri guglie di roccia calcarea che fanno di questo borgo un unicum paesaggistico. Le cosiddette “pietre lanciate”, imponenti falesie che si ergono verticali intorno al paese, danno vita a un paesaggio quasi irreale, tanto che Pennadomo si è meritato l’appellativo di paese scolpito nella roccia.
Pennadomo e le sue rocce che danno spettacolo
Queste formazioni naturali non sono solo uno spettacolo per gli occhi, ma anche un richiamo irresistibile per appassionati di geologia, fotografi alla ricerca dello scatto perfetto. Oppure di escursionisti desiderosi di esplorare un territorio aspro e autentico. I sentieri che si snodano tra le rocce e la vegetazione offrono esperienze immersive a stretto contatto con una natura ancora intatta.
Non solo natura, ma anima medievale
Ma Pennadomo non è solo natura. Il borgo conserva intatta la sua anima medievale: camminando tra le strette viuzze si incontrano antichi portali in pietra, scorci che sembrano usciti da un dipinto e la chiesa parrocchiale dedicata a San Nicola di Bari, custode silenziosa della storia e delle tradizioni del paese. L’atmosfera è quella di un luogo in cui il tempo scorre lento, lontano dai ritmi frenetici della modernità, dove ogni angolo racconta storie di un passato che continua a vivere nel presente.
Pennadomo rappresenta una meta ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio autentica, fatta di silenzi, panorami che restano impressi nella memoria e un legame profondo tra uomo e natura. Un piccolo borgo che, come sottolinea Luigi Russo, sa regalare emozioni genuine e invita a riscoprire il fascino discreto dell’Abruzzo più vero.
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