Quando la prima luce dell’alba accarezza il lungomare di Pescara, la città si sveglia lentamente, avvolta in una calma sospesa. In questo silenzio carico di promesse, la Nave di Cascella emerge come una visione: bianca, solenne, radicata nella pietra eppure in viaggio eterno.
L’opera monumentale di Pietro Cascella — un omaggio alla storia marittima e alle radici abruzzesi — si staglia contro il cielo che si tinge di rosa e oro, tra mare e orizzonte.
La foto di Patrizia Ferrari cattura questo istante fragile e potente, in cui arte e natura si incontrano. La Nave sembra solcare il tempo, sospesa tra sogno e realtà, memoria e futuro. È il simbolo di una città che guarda al mare per ricordare da dove viene e per intuire dove andare. Un monumento che, nell’abbraccio dell’alba, non smette mai di partire.
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