Nel cuore della suggestiva cittadina di Orvieto, arroccata su un altopiano tufaceo che domina le verdi vallate umbre, si nasconde un capolavoro dell’ingegneria rinascimentale: il Pozzo di San Patrizio. Questo straordinario monumento sotterraneo, avvolto nel mistero e nella leggenda, è uno dei simboli più affascinanti della città e una tappa imperdibile per chi visita l’Umbria.
Un’opera geniale tra leggenda e ingegneria
Costruito tra il 1527 e il 1537 su ordine di papa Clemente VII, in fuga da Roma durante il Sacco dei Lanzichenecchi, il Pozzo di San Patrizio doveva garantire una riserva idrica alla città in caso di assedio. L’ingegner Giorgio da Sangallo, detto il Sangallo il Giovane, progettò una struttura all’avanguardia per l’epoca: un cilindro profondo 54 metri e largo 13, con due scale a spirale elicoidale che non si incontrano mai, permettendo così la salita e la discesa di uomini e animali senza ostacolarsi.
Il pozzo è illuminato da 72 finestre e rivestito di blocchi di tufo ben squadrati. Scendendo lungo i suoi 248 gradini, si ha la sensazione di entrare in una macchina del tempo sotterranea, sospesa tra storia, funzione e simbolismo. Secondo la tradizione, il nome deriva dalla leggenda irlandese della caverna in cui San Patrizio avrebbe avuto la visione del Purgatorio – una metafora che ha fatto del pozzo anche un simbolo spirituale di introspezione e resilienza.
Informazioni utili per la visita del Pozzo di San Patrizio
Dove si trova
Piazza Cahen, appena fuori Porta Rocca, all’estremità orientale del centro storico di Orvieto.
Orari di apertura
Aperto tutto l’anno, con orario continuato (generalmente 09:00–19:00 in estate, 09:00–17:00 in inverno). Ultimo ingresso circa 30 minuti prima della chiusura.
Biglietti
Il biglietto intero costa circa 5€, con riduzioni per bambini, studenti e over 65. Spesso è incluso anche nei pass turistici per il circuito museale cittadino.
Consigli pratici
La discesa è agevole ma impegnativa: scarpe comode sono d’obbligo. La temperatura all’interno resta fresca tutto l’anno: portate un indumento più pesante anche d’estate. Non adatto a chi soffre di claustrofobia o ha difficoltà motorie. Per maggiori informazione e conferme visita il sito ufficiale del luogo.
Orvieto da gustare: tipicità da non perdere
Dopo aver esplorato il sottosuolo, è d’obbligo esplorare anche i sapori autentici dell’Umbria. Orvieto è famosa per i suoi vini, in particolare l’Orvieto Classico, bianco secco e profumato, perfetto per accompagnare i piatti della cucina locale.
Tra le specialità da provare:
- Umbrichelli al tartufo: spessi spaghetti fatti a mano, conditi con il pregiato tartufo nero della zona.
- Piccione alla leccarda: un piatto della tradizione nobile umbra, servito con la sua salsa di cottura.
- Zuppa di farro e legumi: rustica e saporita, ideale nelle stagioni più fredde.
- Torta al testo: focaccia cotta su una lastra rovente, da gustare farcita con salumi locali come il capocollo o il prosciutto di Norcia.
Per i più golosi, non mancano dolci come le tozzette alle mandorle, da inzuppare in un bicchiere di vino muffato di Orvieto, un nettare ambrato e aromatico.
Come arrivare al Pozzo di San Patrizio
Orvieto è facilmente raggiungibile da Roma e Firenze tramite l’Autostrada del Sole (A1). La stazione ferroviaria si trova nella parte bassa della città: da lì una comoda funicolare conduce direttamente a Piazza Cahen, proprio accanto all’ingresso del pozzo.
In sintesi
Visitare il Pozzo di San Patrizio significa scendere – letteralmente – nelle viscere della storia. È un’esperienza che unisce l’ammirazione per la genialità rinascimentale alla magia del mito, il tutto incorniciato dalla bellezza senza tempo di Orvieto. Un luogo che conquista passo dopo passo, e che si imprime nella memoria come una delle perle più autentiche dell’Italia centrale.
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