Piccolo borgo medievale arroccato a circa 850 m slm nella provincia de L’Aquila, San Benedetto in Perillis conta meno di 70 abitanti ed è un gioiello di pietra e storia, con mura e torri del IX–XI secolo. Al cuore del borgo, l’abbazia – fondata tra l’VIII e IX secolo dai Longobardi – rappresenta una delle più antiche strutture monastiche d’Abruzzo.
Il complesso, fortificato e trasformato nei secoli, conserva oggi nella chiesa a tre navate elementi romanici e tracce bizantine, con soffitto ligneo rifatto nel 1968 e affreschi del XIII secolo “dal carattere romanico‑bizantino” . Le facciate – principale con logge cieche, fianco con torre di avvistamento e campanile a vela rinascimentale – raccontano stili ed epoche diverse.
Cosa vedere San Benedetto in Perillis
- L’Abbazia: attualmente chiusa e puntellata per i danni del terremoto del 2009. Solo su richiesta si organizzano visite guidate in giorni prestabiliti .
- Il borgo medievale: un fortilizio perfettamente conservato a ellisse, con case in pietra e serrature lignee (“Ju Piàsche”), un unicum locale e africano, visitabili nel museo locale
- Grotte ipogee: cunicoli scavati nella roccia, un tempo stalle, oggi sede di eventi culturali
- Chiesa di San Sebastiano e Museo Civico (ex-frantoio settecentesco), ricco di reperti della civiltà contadina e del tratturo della transumanza
Informazioni pratiche
Come arrivare
- In auto: circa 50 km da L’Aquila, 70 km da Pescara, risalendo dal Laghetto di Collepietro in circa 4 km di stradina
- In bus: collegamenti stagionali da L’Aquila/Sulmona, ma verificate orari e giorni in anticipo.
- Meno agevole con i mezzi pubblici.
Visite & orari
- L’abbazia è chiusa al pubblico, ma visite guidate possono esser prenotate tramite il Comune o guide locali, in occasione di giornate come la “Giornata internazionale della guida turistica” .
- Le grotte e il museo possono talvolta essere aperti: consultare il sito del Comune o Abruzzoturismo
Consigli
- Vestirsi a strati, l’altitudine e l’esposizione fanno oscillare le temperature; scarpe da trekking leggere sono ideali per esplorare viuzze e grotte.
- Portate acqua e snack: nel borgo non ci sono negozi, solo un bar. Ristoranti convenzionati distano qualche chilometro.
Sapori autentici: gastronomia del territorio di San Benedetto in Perillis
La tradizione culinaria locale è legata alla pastorizia e alla terra:
- Quadrinelle e patate rifritte: pasta irregolare fritta con patate, piatto tipico del borgo
- Ferratelle (o pizzelle): cialde salate con pepe, peperoncino o olive (oltre alla versione dolce)
Nella vallata aquilana circostante, non perdete queste eccellenze:
- Maccheroni alla chitarra, anellini alla pecorara e sagne con legumi
- Pecora alla cottora, arrosticini e salumi come mortadella di Campotosto e salame aquilano
- Formaggi: pecorino d’Abruzzo, Caciofiore aquilano, ricotta ovina.
- Zafferano DOP di Navelli, nocino e liquore allo zafferano
- Pane casareccio, torrone (Nurzia), ferratelle dolci, confetti di Sulmona
Quando venire
- Giugno: festa del paese (San Benedetto) e della Madonna di Casaluce, con sagre e eventi
- Primavera/estate: temperature miti, ideali per passeggiate e visite. L’inverno regala atmosfere suggestive, ma strade in quota richiedono economia.
In breve
San Benedetto in Perillis è una raffinata immersione nella storia, perfetta per chi cerca autenticità: un borgo medievale, un monastero millenario, grotte misteriose e sapori genuini. Le foto di Maria Gismondi sapranno valorizzarne la pietra, i dettagli e l’anima intima.
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