Tra le stradine medievali e le botteghe storiche di Guardiagrele, borgo adagiato sulle pendici della Maiella, sopravvive una tradizione dolciaria che è molto più di una semplice golosità: le sise delle monache.
Si tratta di un dolce che custodisce l’anima di un territorio e che, come spesso accade nelle grandi storie gastronomiche italiane, è avvolto da un alone di mistero e leggenda.
Sise delle monache, una forma inconfondibile
La forma è inconfondibile: tre piccole cupole di pan di Spagna soffice, delicatamente spolverate di zucchero a velo, racchiudono al loro interno una crema pasticcera leggera e vellutata. Il nome, che incuriosisce e strappa inevitabilmente un sorriso, rimanda a racconti popolari che oscillano tra ironia e pudore, rafforzando il legame tra il dolce e l’identità culturale del paese.
Le sise delle monache non sono solo un dolce: sono un rituale. Vanno gustate lentamente, preferibilmente freschissime, quando la crema conserva tutta la sua fragranza e il pan di Spagna mantiene la sua ariosità. La tradizione vuole che siano consumate come merenda di festa o come momento speciale dopo pranzo, accompagnate da un bicchiere di vino dolce locale o da un passito abruzzese.
Le tipicità gastronomiche di Guardiagrele e dintorni
Guardiagrele è considerata la capitale dell’artigianato abruzzese, ma è anche una piccola capitale gastronomica. Oltre alle sise delle monache, il borgo e il suo territorio vantano una tavola ricca di prodotti tipici. Tra i salumi, spiccano la ventricina del Vastese e la salsiccia di fegato; tra i formaggi, il pecorino abruzzese e il cacio marcetto, dal gusto deciso. Non manca la tradizione dolciaria: oltre alle sise, si trovano ferratelle, celli pieni e bocconotti.
La vicinanza alla Maiella dona inoltre una materia prima di grande qualità: funghi, erbe spontanee e miele sono ingredienti fondamentali di molte preparazioni. Nei dintorni, le cantine propongono etichette che valorizzano vitigni autoctoni come il Montepulciano d’Abruzzo e il Pecorino, perfetti per accompagnare la ricca cucina del territorio.
Un simbolo identitario
Le sise delle monache, tutelate come prodotto tradizionale abruzzese, sono un esempio di come la pasticceria italiana sappia raccontare storie e identità attraverso forme e sapori. Chi visita Guardiagrele non può rinunciare ad assaggiarle, magari acquistandole in una delle pasticcerie storiche del borgo. Sono il souvenir più autentico che si possa portare via: non un oggetto, ma un ricordo di gusto, un morso di Abruzzo.



























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