Nel cuore dell’Abruzzo più autentico, tra le dolci colline del teramano e l’aria frizzante che scende dalla Maiella, c’è un dolce che racconta una storia fatta di devozione, ironia e irresistibile golosità: le Sise delle Monache. Questo particolarissimo dolcetto, che si presenta come un piccolo trittico di pan di Spagna farcito di crema pasticcera e spolverato con abbondante zucchero a velo, è uno dei simboli più iconici della pasticceria abruzzese, e trova la sua patria nel borgo di Guardiagrele, nel chietino, ai piedi della montagna madre.
Sise delle Monache: un nome che incuriosisce (e fa sorridere)
Il nome, che letteralmente significa “seni delle monache”, affonda le sue radici nella tradizione popolare e religiosa del luogo. Si narra che le suore del convento locale realizzassero questo dolce con tre piccole cupolette a imitazione scherzosa del seno femminile — ma con un tocco di pudore: lo zucchero a velo serviva a “coprire” questa audacia gastronomica. Un’altra versione vuole invece che le tre punte siano una metafora della Trinità, segno che il confine tra sacro e profano, in cucina come nella vita, è sempre molto sottile.
Ingredienti semplici, ma ricetta segreta
Alla vista, le Sise delle Monache sembrano semplici: tre cupole di soffice pan di Spagna poggiate una accanto all’altra. Ma è il ripieno di crema pasticcera a fare la differenza, spesso preparata secondo una ricetta segreta tramandata da generazioni. A Guardiagrele, la pasticceria Palmerio (una vera istituzione) custodisce gelosamente la preparazione originale, che prevede una crema particolarmente vellutata, profumata e perfettamente equilibrata tra dolcezza e freschezza.
Una tradizione che racconta il territorio
Le Sise delle Monache si inseriscono in un contesto gastronomico ricchissimo. Guardiagrele, borgo incluso tra i “Borghi più belli d’Italia”, è noto anche per il parrozzo, il bocconotto, e per una cucina che esalta i prodotti locali come l’agnello alla brace, le sagne e fagioli, o i formaggi d’alpeggio. Non lontano, il Parco Nazionale della Maiella regala prodotti come lo zafferano di Navelli, il miele millefiori, e i tartufi neri, vere eccellenze del territorio.
Dove assaggiare le Sise delle Monache
Per gustare le Sise nella loro forma più autentica, il consiglio è semplice: andare a Guardiagrele e fermarsi alla Pasticceria Palmerio, dove da oltre un secolo questo dolce viene preparato con amore artigianale. Ma negli ultimi anni le Sise hanno superato i confini locali e si stanno facendo conoscere anche in altre parti d’Abruzzo, soprattutto durante le fiere gastronomiche e gli eventi dedicati ai prodotti tipici.
Un dolce da scoprire (e riscoprire)
In un’epoca in cui la pasticceria sembra rincorrere la spettacolarizzazione e la complessità, le Sise delle Monache restano un esempio perfetto di come la semplicità, se ben eseguita, possa diventare un capolavoro. Un dolce che racconta una storia, che fa sorridere, e che conquista con la sua sofficità e il cuore cremoso. Un morso, e si è già in Abruzzo.
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