La fotografia del Trabocco Punta Le Morge, catturata con maestria da Adolfo Jepson Silverii, è un inno visivo alla poesia del mare e alla memoria del tempo. In essa, il trabocco si staglia come un’antica sentinella di legno, sospesa tra cielo e acqua, testimone silenzioso di secoli di vita marinara lungo la Costa dei Trabocchi.
Costruito nel 1918 e ricostruito nel 2011, il Trabocco Punta Le Morge è oggi un trabocco informativo, visitabile e gestito dall’Associazione Culturale Ricreativa “Lu Travocche”. La sua struttura, con travi che si protendono verso l’orizzonte, evoca le mani dei pescatori che un tempo gettavano le reti nelle acque dell’Adriatico.
La luce dorata dell’alba o del tramonto avvolge il trabocco, conferendogli un’aura quasi mistica. Le sue travi, levigate dal tempo e dalla salsedine, raccontano storie di fatica, speranza e profondo legame con il mare. Ogni dettaglio – dalle corde tese alle reti pronte per la pesca – parla di una tradizione che ancora oggi vive grazie all’impegno di chi ne custodisce la memoria.
In questa immagine, il Trabocco Punta Le Morge non è solo una struttura architettonica, ma un simbolo della resilienza e della cultura abruzzese. È un invito a rallentare, ad ascoltare il suono delle onde e a lasciarsi trasportare dalle storie che il mare sussurra a chi sa ascoltare.
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