Questa mattina, il risveglio di Vasto Marina è stato decisamente fuori dal comune. Un giovane cervo, con passo curioso e sguardo attento, è stato avvistato mentre passeggiava tranquillamente lungo il lungomare, a pochi metri dalla spiaggia. Nessuna fretta, nessuna paura: solo lâistinto di esplorare, come se quel tratto di costa fosse da sempre parte del suo regno naturale.
Tra lo stupore dei primi bagnanti, i clic dei telefoni e qualche sorriso meravigliato, il piccolo ospite ha attraversato la strada, si è fermato vicino a unâaiuola e ha scrutato lâorizzonte per qualche minuto, prima di tornare verso la macchia mediterranea da cui probabilmente era arrivato. Unâapparizione che ha portato unâondata di gioia e stupore, ma anche una riflessione dolce: la natura non è poi cosĂŹ lontana, anzi, ogni tanto bussa alla porta⌠o in questo caso, si affaccia sul mare.
E cosĂŹ, per un attimo, Vasto è sembrata trasformarsi in una piccola Villetta Barrea, il celebre borgo del Parco Nazionale dâAbruzzo dove i cervi convivono da anni con gli abitanti, passeggiando tra le case, nei giardini, davanti ai bar. Un equilibrio raro e prezioso, in cui la vita selvatica e quella umana imparano a condividere lo stesso spazio con rispetto e meraviglia.
ChissĂ che questo incontro mattutino non sia il segnale di un nuovo rapporto tra la cittĂ e il suo territorio, tra lâuomo e la fauna che lo circonda. Magari, un giorno, non ci stupiremo piĂš nel vedere un cervo sul lungomare, ma sorrideremo con affetto, come si fa con un vecchio amico che torna a far visita.
Nel frattempo, il giovane esploratore è tornato tra gli alberi, lasciando dietro di sÊ solo le impronte leggere sulla sabbia e un ricordo dolcissimo in chi ha avuto la fortuna di incrociarlo.
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