Giugno è uno dei momenti migliori per scoprire la Calabria con calma e autenticità. Le giornate sono lunghe e luminose, il clima è mite ma già estivo, e i luoghi — siano essi coste, borghi o montagne — si offrono al visitatore con un ritmo ancora lento, prima della piena stagione turistica.
C’è spazio per respirare, per sedersi al bar del paese senza fretta, per chiacchierare con chi ci vive davvero. I sentieri sono percorribili senza troppa calura, le spiagge sono ancora vivibili e i sapori locali, tra agrumi, pesce fresco e piatti di terra, si gustano in modo più genuino.
Non è una regione che si concede in fretta: serve tempo e disponibilità a lasciarsi guidare. Ma proprio questo fa parte del viaggio. Giugno è il mese giusto per ascoltare, osservare e, con discrezione, sentirsi parte di una Calabria che si mostra senza filtri.
Ecco 3 posti da visitare in Calabria a Giugno 2025
Riviera dei Cedri
La Riviera dei Cedri è un tratto di costa tirrenica calabrese che si esplora bene fuori stagione, magari tra fine primavera e inizio estate. Piccoli centri affacciati sul mare, una campagna che scende verso la costa e un ritmo lento caratterizzano l’atmosfera. Non è una zona patinata, ma ha scorci piacevoli, spiagge semplici e un entroterra che vale la deviazione. Ideale per chi cerca quiete, mare e un contatto discreto con il territorio.
Bronzi di Riace
Visti da vicino, i Bronzi di Riace colpiscono per l’equilibrio delle forme e il silenzio che li circonda. Esposti al Museo Archeologico di Reggio Calabria, sono tra le testimonianze più emblematiche dell’arte greca antica. L’allestimento è essenziale, la visita è breve ma intensa. Non serve essere esperti per apprezzarli: basta un po’ di attenzione e voglia di soffermarsi. Un’esperienza che invita a rallentare e osservare con calma.
Parco Archeologico di Scolacium
Il Parco Archeologico di Scolacium è un luogo silenzioso, immerso tra ulivi e vestigia romane. Si cammina tra resti di strade, un teatro e una basilica normanna, con il mare poco distante. Il sito non è affollato, e questo permette di godersi la visita in tranquillità. È un posto che racconta la stratificazione della storia calabrese, senza eccessi, lasciando spazio alla curiosità di chi ama scoprire con i propri tempi.
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