Arrivo a Bari con il treno e raggiungo il porto con un taxi. Non ho molti bagagli. Ho con me solo uno zaino abbastanza leggero, preferisco da sempre viaggiare così.
Mi piace pensare di lasciare spazio in valigia per portare come me qualcosa di più significativo: ovvero, la libertà di partire, di scoprire, di conoscere e di raccontare.
Ecco, prima un piccolo dettaglio, poi una grande superficie bianca luminosa, poi l’inquadratura che fanno i miei occhi diventa più ampia, lo sguardo in su. Davanti a me la nave su cui viaggerò, imponente, quasi viva, con il suo scafo bianco che riflette i raggi del sole del mattino.
Arrivando nel porto di Bari, mi immergo in mille sensazioni. I suoni sono vivi: il richiamo dei gabbiani, il mormorio delle onde che lambiscono le banchine e le voci dei pescatori intenti a scaricare il pescato fresco che raggiungerà i tanti ristoranti e osterie della città.
I colori mi avvolgono: il blu intenso del mare si mescola al bianco delle barche ormeggiate e al vivace via vai delle reti colorate.
L’odore è inconfondibile, salmastro e pungente, con profumi di pesce fresco e alghe portate dalla brezza marina. Camminando, avverto sul viso il calore del sole e la vita pulsante di un luogo, Bari, che racconta da sempre storie di mare e tradizioni.
Mentre mi avvicino al molo, ogni passo sul cemento del porto è come una transizione tra due mondi.
Alle mie spalle c’è la terraferma, un luogo fatto di routine e certezze; davanti, invece, c’è un’avventura concreta, tangibile: il mare aperto, nuovi volti, la promessa di un’esperienza di viaggio condivisa.
Arrivo al terminal degli imbarchi, mi dirigo al banco per il check-in. Mostro il mio biglietto e il passaporto, consegno i bagagli al personale. Ricevo la mia tessera di bordo e passo i controlli di sicurezza.
Grazie alle indicazioni del personale, procedo verso la nave, pronto per iniziare l’avventura con la MSC Crociere che mi porterà a scoprire questi “mari vicino casa” ma pur così diversi dalla mia vita in Italia.
Con un respiro profondo, salgo la rampa d’accesso. L’acciaio sotto i piedi è freddo, ma dentro di me cresce una sicurezza: sto facendo qualcosa che mi regalerà ricordi.
La nave suona un lungo fischio, quasi un benvenuto, e sorrido. Questa mia avventura è appena iniziata.
Scoprirò alcuni dei luoghi e delle città che avevo già segnati sul mio “taccuino da viaggiatore” e che speravo un giorno di visitare, ed ecco arrivato il momento.
Tra poco si parte. Ci vediamo nella prossima puntata per entrare nel vivo di questo viaggio in crociera nel Mediterraneo.
Roberto De Ficis
per Viaggiando Italia (Mondo)
Frase da ricordare: “Navigare ti rimette in una condizione più umana, aiutandoti a riconoscere le cose davvero importanti della vita.” (Giovanni Soldini).
Colonna sonora: Mediterraneo (Original Motion Picture Soundtrack) · Giancarlo Bigazzi · Marco Falagiani.
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