Il complesso monastico di Trisulti è tornato ad essere visitabile ed è bello informarti anche che sono stati resi fruibili anche nuovi spazi come la Farmacia settecentesca dove venivano prodotti medicamenti e liquori fino in epoca moderna, la Biblioteca Nazionale della Certosa e il giardino all’italiana.
La Certosa di Trisulti risale agli inizi del 1200, quando papa Innocenzo III assegnò ai Certosini della primitiva abbazia benedettina fondata da san Domenico di Sora poco prima dell’anno Mille, a poca distanza dall’attuale complesso.
Due secoli dopo, nel 1204, venne costruita l’attuale Certosa, con al centro la chiesa di San Bartolomeo consacrata nel 1211, di cui si conserva il leone proveniente dall’originario protiro, oggi posto sulla cordonata di fronte al cosiddetto palazzo di Innocenzo III, nei cui ambienti medievali è oggi la Biblioteca Nazionale della Certosa.
Tra gli edifici spicca la Farmacia settecentesca che testimonia l’attività principale della Certosa fino in epoca moderna, relativa alla produzione di medicamenti e liquori. Di fronte all’ingresso è il giardino all’italiana, decorato con forme animali, dove si conservano erbe medicinali usate per l’attività farmaceutica dei monaci, oggi restituito al suo originario aspetto.
Foto di Sabrina De Santis. Iscriviti al gruppo Viaggiando Lazio (gruppo ufficiale) per vedere altre foto, per inviare le tue e per conoscere altre storie
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